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E' meglio investire in Azioni o in Obbligazioni?

Il mercato delle criptovalute è decorrelato dai mercati tradizionali come quello di azioni e obbligazioni. Ciò significa che le variazioni dei rendimenti delle criptovalute non sono collegate a quelle di altri asset tradizionali. Tuttavia, metterli a confronto ci permette di evidenziare come le crypto rispondono agli stessi parametri rischio-rendimento e possono essere utili in un’ottica di differenziazione del portafoglio.
Memo
Il mercato delle criptovalute è decorrelato dagli altri mercati perché non dipende direttamente dal loro andamento. Tuttavia questo non lo rende immune a fattori esterni che possono influire sul comportamento degli investitori e quindi sul mercato, come ad esempio il Covid-19 che ha portato a un generale crollo dei prezzi delle criptovalute.
I mercati finanziari
I mercati finanziari sono luoghi operativi, organizzati sulla base di regole pubbliche o di prassi, dove è possibile acquistare o vendere strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, derivati, quote di fondi comuni ecc.), favorendo l’incontro tra domanda e offerta di attività finanziarie grazie alla concentrazione, in uno stesso “spazio” e nello stesso tempo, delle negoziazioni.
Le informazioni che ruotano intorno ai mercati finanziari sono l’elemento su cui gli operatori economici definiscono le strategie di investimento. Queste informazioni possono essere dati, prezzi, analisi macro e microeconomiche, nonché cambiamenti politici e sociali.
Per questo informarsi e tenersi aggiornati è di cruciale importanza. Reperire un’informazione al momento giusto può aiutarci a giocare d’anticipo e ottenere profitti migliori.
I 5 mercati finanziari
Quando investi in uno strumento finanziario, come un’azione o una valuta estera, partecipi a uno di questi mercati:
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obbligazionario: obbligazioni, titoli di Stato, bond, BTP etc.
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azionario: azioni
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monetario: BOT
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valutario: Forex
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delle materie prime: futures, oro, petrolio, olio, arance, argento, etc
ll denaro investito da qualsiasi soggetto finanziario – broker, fondo o piccolo investitore – rientra necessariamente in uno dei cinque mercati. Anche i soldi che lasciamo sul nostro conto corrente vengono reinvestiti dalla banca che acquista un portfolio di strumenti finanziari. Sono “pacchetti” di asset finanziari anche gli investimenti che sottoscriviamo con l’aiuto della nostra banca o di un intermediario.
I 4 principi del mercato
Sono quattro i principi che dobbiamo tenere a mente quando decidiamo di investire nei mercati finanziari:
Il mercato è fatto di persone
Prima di ogni cosa, un mercato è fatto di persone. Investitori, dirigenti di società, broker, trader, consulenti finanziari, fondi sono tutte persone che interagiscono sugli stessi strumenti. Quindi il comportamento e la psicologia umana incidono moltissimo, spesso in modo imprevedibile. Soprattutto nei momenti di grande incertezza, il mercato risponde con un effetto domino che non si può prevedere.
Il mercato procede a scossoni e va guardato con freddezza
Diversamente da come siamo abituati a pensare, il mercato non è lineare. Guardiamo alla nostra vita come un graduale percorso di crescita. In realtà, questo non avviene mai. Ci rifugiamo nella tranquillità di un posto fisso e una crisi globale ci rende disoccupati nell’arco di una settimana. Compriamo una casa ed esigenze familiari ci impongono di venderla e cambiare città. La verità è che i mercati, come la nostra vita, procedono a scossoni e terremoti, con alti e bassi.
Per questa ragione dobbiamo:
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Non investire mai tutta la nostra liquidità. Al massimo il 20% dei nostri risparmi (che corrispondono ai nostri guadagni meno le spese).
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Affrontare gli investimenti con un oggettivo realismo.
Il mercato dà migliori risultati sul lungo termine
Uno degli errori più frequenti tra gli investitori (90%-95%) è di liquidare i propri asset in un momento di crisi. Così facendo, una perdita virtuale diventa una perdita reale e si abbandona il mercato nel momento peggiore. Ma il mercato è una fenice. Crolla e risorge continuamente. La strategia vincente è assumere un’ottica a lungo termine per non cadere nel panico nei momenti di down.
Investire in azioni e obbligazioni: le principali asset class
Le asset class, classi di investimento, sono insiemi di strumenti finanziari omogenei, cioè strumenti che si comportano allo stesso modo nel mercato e hanno caratteristiche simili.
Memo
Non esistono strumenti finanziari buoni o cattivi, in base agli obiettivi personali l’investitore sceglierà quello più adatto.
Ogni strumento rappresenta differenti caratteristiche di costo, di liquidità, di rischio e ovviamente di rendimento. Ecco qui una lista dei principali: azioni, obbligazioni e titoli di Stato.
Investire in Titoli di Stato
Cosa sono
I titoli di Stato – o bond – sono una tipologia di obbligazioni emesse periodicamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze di uno Stato, con lo scopo di finanziare (risanare) il debito pubblico.
Livello di rischio
Anche se rischio e rendimento dipendono dalle caratteristiche dell’emittente, sono asset tendenzialmente molto sicuri perché il fallimento di uno Stato è improbabile. Un bond argentino (un Paese emergente con forte instabilità economica) presenta rischi e rendimenti maggiori rispetto, ad esempio, a un bond tedesco.
Tuttavia, oggi come oggi, dove gli interessi interbancari stabiliti dalle Banche Centrali sono a zero (o persino sotto lo zero), la differenza tra gli interessi pagati da obbligazioni più sicure e interessi pagati da obbligazioni meno sicure è sottile.
I titoli di Stato rimangono per eccellenza la classe con volatilità minore e anche per questo i tassi di interesse non sono molto alti. Ad esempio, se oggi investissimo 100.000€ su bond italiani con scadenza nel 2030, il tasso di interesse annuo sarebbe circa dell’1,39%.
Come si guadagna?
Un titolo di Stato, come qualsiasi obbligazione, ha una scadenza. Al termine del periodo stabilito, garantisce all’investitore il rimborso del capitale più un interesse fisso.
Curiosità
Le Obbligazioni sono titoli di debito per il soggetto che li emette come Stati, enti, banche o società. Sono titoli di credito per il soggetto che li acquista, l’investitore. Le obbligazioni sono emesse allo scopo di reperire capitali. Questi capitali vengono reperiti direttamente tra i risparmiatori, perché offrono condizioni più vantaggiose rispetto a quelle dei prestiti bancari.
Investire in obbligazioni
Cosa sono
Sono titoli di debito emessi dalle banche, da società private o da enti pubblici con lo scopo di reperire liquidità. Chi acquista un’obbligazione versa del denaro all’emittente che si impegna a restituirlo alla scadenza e a pagare un tasso di interesse. Il sottoscrittore diviene quindi creditore dell’emittente. Anche in questo caso il rischio dipende dall’emittente.
Le obbligazioni permettono di calcolare sia il profitto derivante dal tasso di interesse sia il rendimento a scadenza. Non si tratta di previsioni, ma di calcolo del ritorno dell’investimento a priori e in modo certo. In questo modo, qualsiasi decisione di di investire in obbligazioni è sempre ragionata e basata su dati oggettivi.
Come si guadagna?
Le obbligazioni sono una sorta di prestito che effettui a un’azienda privata, ente pubblico o banca. Il prestito concesso ti dà diritto a un tasso di interesse, detto cedola. Il tasso di interesse è maggiore rispetto ai titoli di Stato perché è più probabile che l’emittente non riesca a ripagare il proprio debito nei tuoi confronti.
Nel caso in cui le obbligazioni siano a “cedola zero” gli interessi non vengono pagati regolarmente (su base trimestrale ad esempio) ma tutti in una volta, allo scadere dell’obbligazione.
Obbligazioni vs azioni
Se l’emittente va in default (non riesce a ripagare i debiti), chi investe in obbligazioni è più tutelato di chi investe in azioni. Le azioni, infatti , non essendo prestiti ma partecipazioni, non prevedono un risarcimento delle perdite. Le obbligazioni, in qualità di prestiti, tendono a essere ripagati per primi in caso di default.
Il tasso di interesse è più alto per le aziende che hanno un maggior rischio di default: le obbligazioni più rischiose rendono più di quelle meno rischiose. Questo perché maggiore è il rischio di insolvenza maggiore è la quota che il debitore deve pagare per convincere il creditore a dare i suoi soldi in prestito.
Le obbligazioni possono essere vendute prima della loro scadenza sul mercato secondario.
Curiosità
Con spread (differenziale) si indica la differenza di rendimento tra due obbligazioni o azioni dello stesso tipo e della stessa durata, dove uno dei due è il titolo di riferimento. Ad esempio per calcolare lo spread dei titoli di Stato dell’Eurozona si tende a prendere come riferimento i bond tedeschi, per la solidità della loro economia.
Investire in azioni
Cosa sono
Sono gli strumenti finanziari più comuni e noti. Le azioni sono titoli rappresentativi di quote di capitale di una società che può essere o meno quotata in borsa. Ciò significa che, acquistando un’azione, l’investitore diventa co-proprietario dell’azienda partecipando per intero al rischio economico della stessa.
Il valore della nostra azione salirà o scenderà in base all’operato della società e alle potenzialità di crescita del mercato in cui opera. La popolarità dell’azienda incide anch’essa sul prezzo delle azioni: più sono richieste (ovvero cresce la domanda), più queste acquisiscono valore.
Come si guadagna?
Le azioni permettono di guadagnare in due modi: con il valore dell’azione e con i dividendi. I dividendi sono dei pagamenti che le aziende fanno ai propri azionisti come distribuzione dei profitti annuali (generalmente dati su base trimestrale). Tuttavia, l’azienda può decidere di destinare quei dividendi a nuovi investimenti per espandere il proprio business. Questo è tipico delle aziende ad alta crescita, come Google e Facebook.
Al contrario, aziende che hanno grossi guadagni ma poche possibilità di espansione tendono a pagare alti dividendi regolarmente (ad esempio una società di autostrade).
Inoltre, nel caso in cui si vendano le azioni, il guadagno si realizza anche sulla loro oscillazione di prezzo, se questo è salito rispetto al momento del tuo acquisto.
Rischio
Le azioni portano con sé un rischio maggiore perché l’azienda può chiudere un’annata non profittevole o addirittura fallire. Non solo, ma fattori interni ed esterni all’azienda possono portare gli investitori a disinvestire, determinando un aumento dell’offerta e un conseguente abbassamento del prezzo delle azioni.
Memo
Aziende ad alta crescita: spesso non garantiscono dividendi perché vengono reinvestiti per espandere il business, perciò le loro azioni tendono a crescere di valore nel tempo. Aziende con alti dividendi: sul lungo termine possono diventare una fonte di reddito costante. Allo stesso tempo, il valore azionario non subirà crescite rilevanti.
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